ANALISI DEL MOVIMENTO/SCREENING CLINICO

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Grazie alle sue mani dedicate, il Fisioterapista può convincere un corpo a fare ciò che non vuole fare, ma che gli piacerebbe fare (Sally Huss)


È fondamentale studiare attentamente il movimento umano per comprendere ed essere in grado di trattare le sue patologie. È necessario quindi stabilire quale possa essere il range di ‘normalità’ del gesto, per stabilire se i movimenti del nostro soggetto vi rientrino, e quindi debbano essere o meno modificati per eliminare i disturbi. 

Esistono principi di biomeccanica, basati su analisi cinematiche e cinetiche del movimento grazie a sofisticate attrezzature, che indicano quale possa essere la strategia motoria ‘ideale’ in rapporto al carico esercitato su muscoli e articolazioni e alla efficacia del movimento. La realtà clinica ci pone di fronte però al problema che ogni soggetto è un sistema neuro-biomeccanico completamente diverso da ogni altro e anche da sé stesso in ambienti e situazioni diverse. 

Il concetto di ‘normalità’ del movimento viene quindi meglio espresso e coincide con il concetto di ‘ridondanza delle strategie motorie’, cioè dalla capacità del sistema neuro-biomeccanico del soggetto di adattarsi efficacemente ad ambienti e stimoli continuamente diversi con strategie diverse. Maggiore è il numero di strategie che il soggetto è in grado di mettere in atto a seconda del contesto, maggiore sarà la sua normalità. 

In ambiente clinico, nella realtà quotidiana, sarà quindi il fisioterapista esperto con forti fondamenta di analisi biomeccanica di base e l’esperienza clinica, ad essere in grado di determinare se le strategie motorie del soggetto sono sufficientemente adattabili alle situazioni contingenti e quindi in grado non provocare disturbi. Viceversa, se non lo fossero, tramite guida ed esercizi adeguati, sempre il fisioterapista rieducherà le strategie motorie del soggetto, così da perfezionarle, ampliarle ed eliminare i disturbi funzionali stessi.

Si agisce quindi sulle attività motorie della vita quotidiana esattamente come un allenatore agisce sul gesto tecnico di uno sportivo, lo si analizza e lo si corregge in base ai principi neuro-biomeccanici individuali di massima efficacia ed efficienza.