RIABILITAZIONE CARDIO-RESPIRATORIA

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Grazie alle sue mani dedicate, il Fisioterapista può convincere un corpo a fare ciò che non vuole fare, ma che gli piacerebbe fare (Sally Huss)


La dispnea – mancanza di fiato – associato ai disturbi cardiorespiratori e il malessere muscolare sono i fattori principali che limitano l’attività fisica nei pazienti con Bronco-Pneumopatie Cronico Ostruttive (BPCO) e in quelli con Insufficienze Cardiache Congestizie (ICC). Questi sintomi hanno un forte impatto negativo sui livelli di attività fisica giornaliera, la cui riduzione, a sua volta, è comunemente associata con un aumento della morbilità e mortalità. 

La RCR è in grado di invertire, almeno parzialmente, la debolezza muscolare e le disfunzioni del sistema cardio-respiratorio, incrementando le capacità funzionali sia nelle BPCO che nelle ICC. È però necessario che il percorso riabilitativo sia continuativo al fine di non perdere i benefici ottenuti, che consistono in:

  • Aumento delle capacità funzionali
  • Riduzione dell’intensità del respiro e dei malesseri muscolari
  • Miglioramento della qualità della vita relativa alla salute
  • Aumento del flusso sanguigno ai muscoli
  • Aumento della capacità ossidativa e metabolica muscolare
  • Attenuazione/inversione dell’atrofia muscolare
  • Miglioramento dell’attivazione autonomica
  • Aumento della funzione endoteliale
  • Miglioramento della funzione muscolare

L’esercizio fisico, pietra miliare della RCR, combina usualmente sessioni di allenamento aerobico – continuo o intervallato – e controresistenza per la muscolatura degli arti superiori, inferiori e del tronco. In generale l’esercizio intervallato è meglio accettato e presenta i vantaggi di: aumentare la durata dell’esercizio stesso, ridurre la domanda cardio-vascolare e la richiesta ventilatoria, consentire un’intensità di esercizio più alta riducendo al contempo i sintomi della dispnea e del malessere agli arti inferiori.