DOLORI E DISFUNZIONI DELL’ANCA

Le problematiche dell’Anca sono molto frequenti e complesse. Si tratta di un’articolazione particolarmente mobile e al contempo robusta, costituendo il supporto della maggior parte della maggior parte dei nostri movimenti, sicuramente di tutti quelli in stazione eretta.

L’essere sottoposta a forti sollecitazioni (negli atleti) o alla loro assoluta mancanza (nei sedentari) ne comporta una più rapida degenerazione. D’altro canto, il paziente spesso riferisce dolore nella zona dell’inguine o dei glutei, originato però da altre strutture muscolo-scheletriche e viscerali – rachide lombare, parete addominale, organi interni.

Le fratture sono rare, di solito conseguenza di gravi traumi o di una seria osteoporosi, ma l’usura e la degenerazione di cartilagini, tendini e muscoli, l’irrigidimento della capsula e dei legamenti, sono frequenti a causa di utilizzo biomeccanicamente scorretto di questo complesso e fondamentale segmento articolare. La strettissima interdipendenza biomeccanica poi con il rachide lombare e il ginocchio rende spesso complesso definire l’esatta origine del problema, per cui una dettagliata e approfondita analisi e valutazione del problema è indispensabile.

Negli ultimi anni è stata osservata una problematica dolorosa dell’anca tipica dei soggetti giovani e sportivi – ma presente anche nelle persone di mezza età – denominata Impingement (conflitto) Femoro-Acetabolare (FAI), da alcuni ritenuto precursore della vera e propria artrosi. Si ritiene infatti che la patologia sottostante risulti da un conflitto legato a incongruenze ossee fra il bacino e il femore, probabilmente legato sia a varianti anatomiche che ad instabilità funzionale acquisita (sportivi). Il dolore è spesso localizzato all’inguine e riprodotto da posizioni sedute prolungate o movimenti sport specifici.