Pavimento Pelvico

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In gravidanza non solo si può fare attività fisica, ma fa bene ed è molto consigliata. Il movimento aiuta anche lo sviluppo del bambino, ma occorre cambiare le modalità seguendo le indicazioni dei professionisti: mai il fai da te.

Cosa fare per allenarsi in modo efficace

  • Alla donna in gravidanza è consigliato fin dal primo trimestre attività fisica da moderata ad intensa (in base al
    proprio grado di preparazione fisica) di 150 minuti a settimana per minimo 3 sessioni settimanali.
  • I punti cardine per un buon allenamento sono tre:
  • La parte aerobica può prevedere 20-40 minuti di un’attività a basso impatto come ad esempio la camminata,
    la corsa leggera e il nuoto.
  • Le raccomandazioni suggeriscono inoltre gli esercizi per il pavimento pelvico PMFT associati a quelli di
    resistance training. Meglio se fatti in presenza, a piccoli gruppi e supervisionati da professionisti.

I benefici dell’attività fisica

  • Ridurre le problematiche in gravidanza come diabete gestazionale, aumento del pesoPrevenire dolori articolari
  • Migliorare la circolazione prevenendo gonfiore alle gambe e l’ipertensione arteriosa
  • Miglior tono muscolare delle gambe e delle braccia
  • Mantenere la normale mobilità del rachide, bacino ed anche
  • Riduzione di ansia e timori

Gli obiettivi del PMFT in gravidanza:

  • Conoscere e percepire correttamente il proprio pavimento pelvico
  • Rendere la contrazione efficiente e migliorare l’elasticità dei muscoli del pavimento pelvico
  • Imparare a coordinare correttamente la respirazione con le contrazioni del pavimento pelvico
  • Apprendimento e mantenimento della corretta competenza addominale e della sinergia addomino-
    perineale.
  • Riduzione delle complicanze post-parto: incontinenza urinaria e fecale, episiotomia e lacerazioni
    importanti durante il parto
  • Facilitare il parto stesso

Perché occorre fare una valutazione prima di fare i corsi di resistance training e PMFT

Prima di accedere al corso di ginnastica in gravidanza, è consigliata una valutazione della funzionalità del
pavimento pelvico, per correggere eventuali disfunzioni già presenti
Infatti è stato riscontrato che circa il 30% delle donne è incapace di attivare volontariamente il pavimento
pelvico al solo comando verbale e il 49% di quelle che riesce a contrarre questi muscoli non lo fa nel modo
corretto.
Può risultare complicato controllare volontariamente il pavimento pelvico per il fatto che la contrazione
muscolare è difficilmente osservabile dall’esterno e spesso non se ne ha conoscenza o consapevolezza.

Perché è importante in gravidanza imparare a controllare il pavimento pelvico

A partire da circa il 4°mese di gestazione si tende a perdere fisiologicamente il Guarding Reflex; perciò, quando avviene un aumento improvviso di pressione addominale (starnuto, colpo di tosse) non si contrae più di riflesso il pavimento pelvico.
Diventa importante, in tali circostanze, educare la donna a fare una contrazione anticipatoria per evitare che ripetuti stress indeboliscano e predispongano il pavimento pelvico a disfunzioni.

 

Conclusioni

L’aspetto più importante resta comunque quello che l’allenamento in gravidanza tiene impegnata la futura mamma facendola sentire attiva e vitale, migliorando il suo benessere sia mentale che fisico alzando la soglia del dolore e preparando tutti i tessuti al parto


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Il benessere sessuale nella donna è fondamentale e la fisioterapia è una valida risorsa all’interno dell’approccio multidisciplinare della dispareunia.

Effetti del dolore sulla donna

Il benessere sessuale è una componente fondamentale per la salute generale di una donna poiché va ad influire a tanti livelli da quello fisico ed emotivo a quelle psicologico e sociale, aumentandone l’autostima.

Recentemente è stato rilevato che il dolore durante o dopo il rapporto sessuale affligge molte donne sia in età fertile (15%) che in menopausa 40%.

Cause del dolore

Le cause del dolore sono numerose e tra le principiali troviamo:

  • Cause biologiche: infezioni, infiammazioni e alterazioni neurologiche
  • Traumi da chirurgia e da parto
  • Anomalie della forma e della consistenza dell’imene
  • Vulvodinia (età fertile)
  • Reazione vaginismica
  • Alterazioni trofiche da deficit ormonale (menopausa, anoressia)
  • Posizione dell’utero (retroverso)
  • Endometriosi
  • Problemi Psicologici e di coppia

Relazione tra dolore e trigger points

A prescindere dall’origine del disturbo i muscoli del pavimento pelvico diventano l’organo bersaglio del dolore. Alla valutazione si presentano iperattivi (incapaci di rilassarsi) e con numerosi trigger points. Questi sono punti sensibili alla palpazione che evocano facilmente il dolore localmente e a volte irradiato nelle zone limitrofe.
Questa condizione predispone al Dolore Persistente ovvero un dolore regionale diffuso non più riconducibile ad una causa tessutale specifica.

Trattamento del pavimento pelvico doloroso

La cura della disfunzione del pavimento pelvico, spesso poco considerato e valutato, ricopre un ruolo chiave nella risoluzione o miglioramento del disturbo

Obiettivi del trattamento:
1. Rilassamento muscolare con massaggi allungamenti e digitopressioni per desensibilizzare i trigger points.
2. Presa di coscienza della funzione del muscolo. Recuperare una buona coordinazione della contrazione-rilassamento, affinché
avvenga correttamente la penetrazione.
3. Ristabilire la forza: l’iperattività dei muscoli pelvici non sono indice di una contrazione muscolare efficiente. La debolezza muscolare pelvica è un importante fattore predittivo per le lombalgie non specifiche, che possono andare a peggiorare il quadro generale del dolore.
4. Educare la donna al problema e insegnarle gli auto-trattamenti.

La fisioterapia è parte essenziale del trattamento del dolore

Il dolore da disfunzione sessuale va valutato nella sua interezza e complessità. In tale scenario la fisioterapia aiuta le donne a riappropriarsi e riscoprire il piacere sessuale, migliorando la propria qualità di vita.


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